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Abitare circolare

Abitare circolare

La storia fornisce molti esempi di città che hanno reintegrato le proprie esternalità negative e dato vita a nuovi spazi. Rielaborare l’eccesso, lo scarto, il rifiuto come sostanza può essere una leva importante per impostare la rigenerazione della città pubblica

Nell’ultimo decennio, si è parlato con sempre più insistenza di economia circolare, un modello di produzione e consumo che implica condivisione, riutilizzo, riparazione e dei beni esistenti al fine di farli vivere il più a lungo possibile. In questo modello, è chiaro, il tema dei rifiuti è sempre più importante. Come impattano i rifiuti nella pianificazione urbanistica? In che modo l’architettura può supportare questo nuovo modello? E ancora, come può l’architettura farsi portavoce di un modello di produzione e consumo sempre più sostenibile?

Nato in seno a una serie di eventi e riflessioni scaturite in sede del Padiglione Italia “Comunità Resilienti” alla 17. Mostra Internazionale di Architettura Biennale di Venezia, Abitare circolare esprime la consapevolezza di assumere i rifiuti come parte del patrimonio culturale e naturale e quindi di un sistema complesso utile a promuovere lo sviluppo sostenibile delle città e dei territori.
Grazie al contributo di decine di professioniste e professionisti, e ancor più casi studio, Abitare circolare è la prima indagine approfondita sul tema dell’economia circolare, del rifiuto e della sostenibilità e del loro ruolo nella progettazione e costruzione della città.

Di seguito sono riportate le proposte selezionate a seguito della open call for Best Practices internazionale lanciata tra novembre e dicembre 2021.
Ai partecipanti è stato chiesto di compilare una scheda che ha l’obiettivo di fornire un inquadramento esaustivo di ogni proposta. Ogni scheda è composta da tre sezioni principali. Nella prima sezione sono compresi il titolo, proponente, eventuali partner/colla­boratori, luoghi e tempi di attuazione, quantificazione economica, fonti di finanziamento e il riferimento agli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
La seconda sezione riporta le informazioni riguardanti il contesto di riferimento, la descrizione della proposta e dei suoi obiettivi, le strategie e gli strumenti adoperati, i beneficiari e i portatori di interesse individuati, e infine le soluzioni e gli aspetti di maggior innovazione promossi nell’ambito del progetto. Infine, nella terza sezione è stato chiesto di descrivere come è stata attivato il progetto, quali sono le ricadute positive, le criticità e le lezioni apprese, nonché i dati di monitoraggio (ove disponibili). Ogni scheda è accompagnata da immagini e riferimenti ai promotori, così che possa questo volume possa costituire un primo strumento di networking per accrescere l’intelligenza collettiva e contribuire a un maggiore impatto complessivo.
Sono pervenute diciannove candidature, di cui tre dall’estero (USA, Repubblica della Macedonia del Nord e Inghilterra). Hanno partecipato nove gruppi e nove candidature da singoli, di cui cinque da referenti femminili. Le candidature sono state valutate da un comitato scientifico, in base al grado di pertinenza con i temi della call e in base agli elementi di innovatività emersi, e ne sono state selezionate quattordici inserite in questo volume.

Nel volume Abitare Circolare sono state pubblicate delle sezioni sintetiche delle schede di candidatura. Qui di seguito, invece, potrete visionare nella loro interezza tutti i dati sottomessi alla selezione.

Per saperne di più, scrivi alla mail: info@deditore.com

Puoi recuperare il volume Abitare Circolare nel link qui in basso:

Abitare circolare è un progetto promosso da Esperimenti Architettonici.

Scopri le attività di Esperimenti Architettonici a questo link: